martedì 1 settembre 2015

Milano che cambia - Fondazione Prada

Siamo stati alla fondazione Prada dello studio olandese OMA in via Isarco nella desolata periferia sud di milano nei pressi dello scalo ferroviario di piazzale Lodi. Appare subito in evidenza il corpo di tre piani fuori terra rivestito d'oro (non ci volevo credere ma è effettivamente così foglia d'oro 24 carati per la Haunted house - edificio degli spiriti - che espone le opere di Gober e Bourgeois). Il resto del complesso esistente, una distilleria costruita nel 1910, è stato fedelmente recuperato usando intonaco a calce. I corpi di fabbrica aggiunti (come il Podium che ospita la mostra Serial classic sull'arte grecoromana) si evidenziano rispetto al contesto per i materiali contemporanei come la schiuma di alluminio (pannelli Alusion solitamente usati per gli apparecchi elettronici) per la prima volta impiegata in un edificio anche per la sua capacità a fornire irrigidimento strutturale. Il policarbonato e l'acciaio spazzolato sono usati soprattutto per gli interni e il cemento bianco Active di Italcementi per la nuova torre in costruzione. Le pavimentazioni esterne affiancano il pavè tradizionale a una reinterpretazione contemporanea in blocchetti legno di quercia ricavati dalle traversine dei binari ferroviari.
Interessante il bar Luce progettato dal regista americano Wes Anderson con riproduzioni su pareti e soffitto della galleria Vittorio Emanuele e soprattutto i bagni a piano interrato un vero elogio all'uso del pannello grigliato.






















































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