martedì 27 settembre 2011

Milano che cambia - Santa Giulia

Il quartiere "modello" è ancora in fase di completamento per quanto riguarda gli spazi comuni ... il terreno risultato inquinato deve essere sostituito in tutte le aiuole fino ad una altezza di tre metri ... anche l'asilo che sorge nel parco deve essere "bonificato"  quindi non aprirà a breve... w l'italia







martedì 20 settembre 2011

Milano che cambia - Edifici in via Spadolini

Ci passavo sempre quando abitando in Porta Romana facevo giri distensivi in bici attraversando il parco del  "nuovo" quartiere sorto sulle ceneri della fabbrica O.M. Mi hanno sempre colpito queste due torri fatte di contrasti fra materiali (l'ardesia a spacco nera e rustica e la pietra dorata più fine) e di contrapposizioni fra schemi compositivi (l'ordine del volume sottolineato dal coronamento e il disordine dei multiformi balconi aggettanti in cemento a vista). Poi ho scoperto che erano state progettate da Massimiliano e Doriana Fuksas e mi sono detto ... ah ecco!





domenica 11 settembre 2011

Progettati da GK ARCHITETTI (con arch. F. Sartorato) - Grattacielo a Londra

Eccoci qui dopo tanto tempo a parlare, questa volta, di un progetto fatto da noi e costato tante notti insonni....
Si tratta di un concorso che prevede una torre nella zona di Southwark da adibire in parte a “fattoria verticale” per la coltivazione urbana di frutta e in parte a residenza. Richiesta del bando: mettere in relazione il nuovo intervento con gli edifici preesistenti (la City Hall di Foster e l’ottocentesco edificio della St Olave’s school). Siamo partiti da un blocco compatto con la forma del lotto e abbiamo operato in due direzioni: la prima, attraverso tagli orizzontali, abbiamo messo in comunicazione visiva reciproca gli edifici sopramenzionati con il Tower bridge. La seconda attraverso interventi “verticali” abbiamo rapportato i tre volumi al contesto. Il volume più basso - della medesima altezza dello storico quartiere di Queen Elizabeth street – riprende, completandolo, il fronte su London Bridge Street creando così la simmetria ideale per lo sfondo delle torri del Tower Bridge.
Il volume intermedio si rapporta come altezza ai vicini edifici di Foster (More London Masterplan) mentre la torre principale, affacciandosi sullo spazio aperto lungo il Tamigi, risulta meno incombente rispetto al contesto e richiama con la sua forma il design del vicino Shard di Renzo Piano. All’interno dell’edificio una hall a tutta altezza con funzione ventilazione e di estrazione aria viziata lungo la quale si affacciano per i primi sette piani gli spazi per la coltivazione idroponica di frutta e verdura. Nell’ottavo piano c’è un ristorante mentre i restanti venti sono adibiti a residenze intervallate da giardini condominiali (con alberi da frutta) alti tre piani.
Nell’edificio intermedio sono collocati i laboratori a servizio delle coltivazioni mentre nel corpo di fabbrica più basso è situato il mercato dei prodotti coltivati all’interno del grattacielo.
Per quanto riguarda i materiali: la copertura-facciata a nord è in pietra calcarea Clipsham (la stessa dell’edificio del Parlamento a Westminster) mentre la facciata sud in vetro doppia pelle ha, lungo il perimetro delle abitazioni, serre bioclimatiche per il guadagno termico invernale. Nell’edificio dei laboratori la copertura scalabile si presenta come una “tribuna” che si integra con gli spazi all’aperto del parco e del vicino City Hall.

schema processo ideativo

planivolumetrico

  vista dal Tamigi

vista da Tower Bridge Road

 vista dal City Hall

hall interna con laboratori

giardini condominiali

mercato