domenica 28 ottobre 2012

Biennale architettura Venezia 2012

Quest'anno siamo andati a vedere la biennale quasi rassegnati a vedere cose poco interessanti stando alle voci di una manifestazione in netto declino. E invece ci siamo ricreduti vedendo alcuni padiglioni che ci hanno colpito tanto. Padiglioni provenienti dall'est (europa - Russia, Polonia e Serbia. mondo - Giappone) caratterizzati da installazioni semplici ma dal forte impatto. In particolare la Russia con due livelli: il primo a piano terra è quello della storia con le città segrete della guerra fredda le cui immagini vengono "sbirciate" dai buchi nelle pareti e il secondo è quello del futuro con i progetti che stanno cambiando il volto delle città selezionati su Ipad attraverso i codici QR che fanno anche parte integrante della scenogafia.
Di diverso tipo l'impatto del padiglione giapponese: un impatto emotivo che deriva dalla tragedia del terremoto/tsunami che fa da sfondo al progetto di un edificio aggregativo da costruirsi nelle zone devastate la cui genesi diventa il tema portante dell'installazione.
La Serbia e la Polonia hanno puntato invece sull'estrema semplicità degli spazi che fa da sfondo a effetti sonori acompagnati, nella seconda struttura, dalle vibrazioni di pareti e pavimento.


russia




polonia 


serbia

giappone



milano che cambia- Edificio Campari (sesto s. giovanni)

E' stata completata nel 2009 la sede della Campari a Sesto S. Giovanni opera di Mario Botta e Giancarlo Marzorati. L'impronta di Botta è chiaramente visibile nei volumi circolari solcati dai tagli delle finestre. L'intervento è diviso in due grandi edifici: la sede della Campari appunto costruita a ridosso di quella storica, gli edifici a torre residenziali e un parco pubblico. L'idea che trasmette è sempre quella di edifici imponenti , cattedrali autocelebrative che con il contesto (l'edificio storico prima sede dell'azienda) ha in comune solo il materiale di rivestimento ...