Giovedì sera siamo andati a visitare il museo del 900 (arch. Italo Rota). Avevamo grandi aspettative sull'impatto che poteva avere un'opera del genere dopo che eravamo stati colpiti dal forte intervento dello stesso autore per l'hotel Boscolo Exedra (vedi blog precedenti) e dato che il progetto coinvolgeva un edificio che per la sue grandi vetrate avrebbe offerto un bello spettacolo da fuori e soprattutto da dentro con viste mozzafiato su piazza Duomo. Devo dire invece che in questo caso siamo rimasti un pò delusi anzitutto dal casino di stili e colori (ogni ambiente va per i fatti suoi) poi dai dettagli non curati come le travi troppo ribassate e purtroppo visibili che reggono la scultorea scala elicoidale dell'ingresso, i serramenti con dei profiloni esagerati, la passerella che collega l'Arengario con Palazzo Reale ....peccato!
lunedì 24 gennaio 2011
milano che cambia - museo del 900
Giovedì sera siamo andati a visitare il museo del 900 (arch. Italo Rota). Avevamo grandi aspettative sull'impatto che poteva avere un'opera del genere dopo che eravamo stati colpiti dal forte intervento dello stesso autore per l'hotel Boscolo Exedra (vedi blog precedenti) e dato che il progetto coinvolgeva un edificio che per la sue grandi vetrate avrebbe offerto un bello spettacolo da fuori e soprattutto da dentro con viste mozzafiato su piazza Duomo. Devo dire invece che in questo caso siamo rimasti un pò delusi anzitutto dal casino di stili e colori (ogni ambiente va per i fatti suoi) poi dai dettagli non curati come le travi troppo ribassate e purtroppo visibili che reggono la scultorea scala elicoidale dell'ingresso, i serramenti con dei profiloni esagerati, la passerella che collega l'Arengario con Palazzo Reale ....peccato!
domenica 9 gennaio 2011
Giappone architettura - Tokyo - Negozio
Non lontano da Omotesando in una strada pedonale delimitata da edifici bassi, si distingue il negozio progettato da Tadao Ando sulla scia delle sue nuove sperimentazioni (vedi museo del design) sull'edificio-origami rivestito in metallo. All'interno soffitti in lamiera grecata e struttura nel classico cemento a vista.
gk architetti
Giappone e architettura - Tokyo - Omotesando Hills
Di fronte agli edifici di Sanaa e Mvrdv c'è il controverso centro commerciale progettato da Tadao Ando sulle ceneri degli appartamenti Dojunkai di ispirazione bauhaus che furono realizzati alla fine degli anni 20 e che in seguito alla loro demolizione hanno suscitato proteste sulla necessità di conservare il patrimonio architettonico più recente. Il complesso che ospita nella parte superiore anche 38 appartamenti (chiaramente leggibili in facciata) è caratterizzato all'interno da un percorso a spirale che collega su 5 livelli più di 130 negozi.
Giappone architettura - Tokyo - Gyre
Vicino all'edificio Dior c'è lo spettacolare centro commerciale Gyre degli architetti MVRDV. Il progetto deriva dalla rotazione sull'asse centrale (scale ed ascensori) di 5 piani che contengono negozi e ristoranti. Questa rotazione produce aggetti e terrazzi sfalsati e origina a piano terra uno spazio pubblico nel quale ci si può soffermare a vedere le vetrine senza essere travolti dalla folla e che invita ad entrare all'interno dell'edificio.
Il rivestimento è costituito da lastre di ceramica (16x80) lucide e corrugate secondo 18 diverse texture per creare effetti materici non ripetitivi.
Il rivestimento è costituito da lastre di ceramica (16x80) lucide e corrugate secondo 18 diverse texture per creare effetti materici non ripetitivi.
Giappone e architettura - Tokyo - Dior Omotesando
Si passa poi a agli architetti Sanaa con il loro edificio trasparente giocato sulla leggerezza e sull'illuminazione (notturna). Il volume è diviso orizzontalmente da marcapiani (illuminati durante la notte) posti ad altezze diverse che in qualche caso si sovrappongono ai solai veri e propri dando l'impressione che l'edificio sia diviso in più di quattro piani.
Dietro alla facciata vetrata ci sono pannelli in acrilico semitrasparente che hanno l'effetto di un drappo e che di sera, illuminati dal basso, fanno veramente un bell'effetto.
Dietro alla facciata vetrata ci sono pannelli in acrilico semitrasparente che hanno l'effetto di un drappo e che di sera, illuminati dal basso, fanno veramente un bell'effetto.
Giappone e architettura - Tokyo - One Omotesando
Seconda tappa della visita a Tokyo è la zona di Omotesando ricca di edifici molto interessanti.
A cominciare da quello di Kengo Kuma che accoglie gli uffici della Luis Vuitton.
Facciata semplice e "regolare" formata da elementi in legno lamellare di larice giapponese dietro alla quale si intravvedono i volumi movimentati rivestiti in vetro degli uffici .
A cominciare da quello di Kengo Kuma che accoglie gli uffici della Luis Vuitton.
Facciata semplice e "regolare" formata da elementi in legno lamellare di larice giapponese dietro alla quale si intravvedono i volumi movimentati rivestiti in vetro degli uffici .
venerdì 7 gennaio 2011
Giappone e architettura - Tokyo - Museo 21 21 Design sight
Quest'anno siamo andati alla scoperta di nuove architetture ancora a Tokyo, città che non smette mai di stupirci per la presenza di edifici sempre molto interessanti.
La prima tappa è nella zona di Azabu, anticamente sede delle residenze dei daimyo (feudatari), poi passate a proprietà pubblica con l'insediamento di università e ministeri e oggi oggetto di ulteriore riconversione. L'edificio di Tadao Ando - museo del design - fa parte del progetto di sviluppo Tokyo Midtown che comprende edifici per uffici e un altro museo. E' un origami appoggiato sul giardino ed è piegato in modo da formare due corpi di fabbrica (la caffetteria e il museo vero e proprio) rivestiti da lastre di acciaio (sp 16 mm) che fungono da copertura e da facciata. Altri materiali sono l'immancabile cemento a vista e il vetro che diviene fondamentale per illuminare la galleria espositiva ipogea. Tutto ciò si sarebbe piaciuto vederlo, purtroppo non siamo potuti entrare perchè il museo era maledettamente chiuso.
La prima tappa è nella zona di Azabu, anticamente sede delle residenze dei daimyo (feudatari), poi passate a proprietà pubblica con l'insediamento di università e ministeri e oggi oggetto di ulteriore riconversione. L'edificio di Tadao Ando - museo del design - fa parte del progetto di sviluppo Tokyo Midtown che comprende edifici per uffici e un altro museo. E' un origami appoggiato sul giardino ed è piegato in modo da formare due corpi di fabbrica (la caffetteria e il museo vero e proprio) rivestiti da lastre di acciaio (sp 16 mm) che fungono da copertura e da facciata. Altri materiali sono l'immancabile cemento a vista e il vetro che diviene fondamentale per illuminare la galleria espositiva ipogea. Tutto ciò si sarebbe piaciuto vederlo, purtroppo non siamo potuti entrare perchè il museo era maledettamente chiuso.
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