domenica 24 ottobre 2010

milano design week end

Siamo andati a vedere l'hotel Moschino (progetto R. Jardini Jo Ann Tan) approfittando della apertura al pubblico in occasione del week end del design (16-17 ottobre). L'edificio, costruito a metà dell'800 come stazione della linea ferroviaria milano monza ha mantenuto, nell'intervento di riconversione, inalterata la facciata mentre gli interni sono stati completamente trasformati. Davanti all'ingresso, l'installazione "chimera" ( design 4P1B) in tubolari di ferro rossi.





sabato 16 ottobre 2010

milano che cambia - maciachini center

Abbiamo dato un'occhiata anche agli altri edifici del complesso, in particolare:
- il MAC 1234 (progettista M. Kanah) edifici per uffici (poco meno di 30000 mq di superficie) in vetro con copertura in acciaio e alluminio e torri scale in corten.




Più interessante il Food Park (progettista P. Pasquini) un edificio sviluppato lungo un sottile rettangolo che, tagliando in due il lotto, collega via Imbonati con via Crespi. Il terreno, che non presenta parcheggi sotterranei, sarà piantumato con alberi tipici della zona lombarda (carpini, querce, aceri e olmi) lungo tutto il percorso.
L'intervento è costituito da due padiglioni (uno adibito a pizzeria-bar su via Imbonati l'altro, adibito a ristorante, all'interno) in cemento vista collegati da una tettoia dello stesso materiale punteggiata di aperture variamente disposte e retta da pilastri collocati secondo ritmi diversi a simboleggiare un bosco artificiale (in antitesi con quello naturale previsto). Da notare i camini rivestiti i vetro retroverniciato verde che di notte saranno illuminati e che di giorno dialogano meravigliosamente con il vicino edificio di Sauerbruck&Hutton.







domenica 10 ottobre 2010

milano che cambia - maciachini center mac 567

In zona Maciachini, stanno quasi terminando questo complesso di uffici contrassegnati dallo stile inconfondibile degli architetti Sauerbruch&Hutton. Tre edifici (2 collegati fra loro, uno indipendente) per complessivi 32000 mq di superficie. Facciate a doppia pelle in alluminio e vetri serigrafati (30 colorazioni che riprendono i colori dominanti del contesto e che distinguono quindi ciascun prospetto) con frangisole orientabili automaticamente a seconda dell'incidenza della luce solare. Tutto questo dovrebbe garantire il raggiungimento della classe A nei consumi.





milano che cambia - attici via doberdò

Questo edificio (studio Arkpabi) non passa di certo inosservato per la fin troppo abbondante articolazione di volumi e materiali e dà una "scossa di energia" ad una zona periferica abbastanza dimessa...



  




domenica 3 ottobre 2010

milano che cambia - edificio residenziale via vela

Altro edificio che non passa inosservato ... facciata ventilata in gres e lamiera microforata per ingresso box  + l'immancabile vetro per parapetti di balconi e scale.






milano che cambia - edificio residenziale di via eraclito

Ieri ho visto dal vivo un edificio che mi è capitato per caso di vedere su internet nei vari forum di architettura (progettisti LPzR Architetti Associati;  impresa MD-group). Devo dire che sono rimasto impressionato dal disegno complessivo di grande impatto con linee pulite e volumi articolati - inusuale soprattutto per una palazzina residenziale (i costruttori in generale pensano infatti che un design troppo innovativo possa disorientare la possibile clientela e si affidano a idee più tradizionali - i soliti cubotti rivestiti in mattoni o simili con logge che "rassicurano" molto l'acquirente). Da sottolineare l'obbiettivo riuscito di mettere l'esterno dell'edificio in rapporto con l'interno con l'uso di vetrate all'ingresso che lasciano intravvedere il  giardino a corte.