domenica 4 dicembre 2016

Spostamento dei termosifoni nelle case d'epoca

Stiamo ristrutturando una casa dei primi anni del 900 e dobbiamo spostare i termosifoni e metterli nelle nicchie per migliorare la fruibilità degli spazi.
La prima cosa da vedere è se c'è abbastanza pressione nell'impianto condominiale perché il radiatore essendo collocato lontano dal montante tramite tubazioni incassate a pavimento può dare problemi. Nel nostro caso i radiatori del soggiorno sono collocati al massimo a 2 m dai montanti.
Inoltre, per nostra fortuna, l'impianto condominiale ha l'autoclave che consente di ottimizzare la pressione e l'appartamento è al 1 piano, molto vicino alla caldaia. La prima cosa che viene fatta è la diramazione della mandata del calorifero dal montante condominiale che viene chiusa da un rubinetto collegato al tubo coibentato di multistrato. Sull'altro montante viene saldato il raccordo per la tubazione di ritorno del circuito. Quando il calorifero sarà collocato in nicchia e collegato alle tubazioni, il rubinetto verrà aperto e murato nella parete. 
La cosa è molto utile per le case d'epoca che hanno i radiatori posizionati all'esterno della parete e che rappresentano un ostacolo alla sistemazione degli arredi: la possibilità di creare delle nicchie che in alcuni casi si possono ricavare all'interno dei muri (che sembrano portanti ma che spesso hanno intercapedini) consente avere quindi pareti libere per la collocazione di mobili e scrivanie.



Diramazione dal montante


Calorifero collocato in nicchia



Particolare dello stacco saldato al montante condominiale


Particolare del rubinetto che verrà murato



mercoledì 7 settembre 2016

Francia e architettura - parco del Paillon a Nizza

Questa estate abbiamo fatto, come ogni anno, buona parte delle vacanze a Nizza. Oltre a Place Massena ,che risulta sempre essere una realizzazione che non sente il passare del tempo, è stato fatto un nuovo intervento lungo il corso del fiume Paillon che interrato ospitava prima la stazione degli autobus. al posto di quest'ultima, trasferita all'interno, è stato realizzato un parco con molti giochi per i bambini fra i quali una grande fontana con ugelli incassati nel pavimento che spruzzano a tratti acqua nebulizzata o getti veri e propri garantendo la gioia di tutti i bambini per i quali è una autentica attrazione. L'area si sviluppa in lunghezza per 1,5 km per 100 m di larghezza ed è stata progettata dallo studio paesaggista Atelier Pena Paysages coadiuvato nella parte idraulica dallo studio Zekton e per la parte illuminotecnica dallo studio Coup d'Eclat. Il progetto riporta tramite il verde del parco (fatto da 170 specie botaniche provenienti dal nord africa, Sudamerica e Asia), il disegno del fiume sottostante che viene richiamato poi dalla fontana collocata nella parte finale del percorso a cavallo della place Massena. L'acqua utilizzata viene riciclata tramite dei serbatoi di accumulo e filtrata e disinfettata costantemente per garantire massima sicurezza ai bambini e minime spese di manutenzione.
























venerdì 27 maggio 2016

interior design - i piatti doccia su misura

Una alternativa ai piatti doccia di produzione è farli in muratura. Le esigenze per questa seconda ipotesi sono di avere una piano visivamente omogeneo e integrato alla pavimentazione oppure al contrario avere una zona doccia uniforme con pavimento e pareti dello stesso materiale come ad esempio il mosaico. Di sicuro il piatto doccia classico di colore bianco per molti progettisti sta diventando "banale" e quindi si cercano delle alternative.
Aziende come la Kaldewei stanno tuttavia introducendo il colore nel piatto doccia cambiandone completamente la fisionomia. Per i prodotti della serie Conoflat ad esempio sono disponibili ben 34 colorazioni.


Kaldewei conoflat nero

I piatti doccia su misura possono essere realizzati in varie modalità.
Piatto doccia sopraelevato o a filo rispetto al pavimento. Faccio l'esempio di una nostra realizzazione (Gk-architetti - casa C) con una zona doccia interamente rivestita in mosaico: il primo livello è dato da un perimetro in mattoni con malta di cemento che consente di avere l'altezza giusta per poter incassare la piletta di scarico centrale. Dopo si mette una guaina impermeabilizzante in pvc che viene sormontata da uno strato di pendenza fatto con 2/3 cm di malta cementizia. Per essere ancora più previdenti si finisce lo strato di pendenza con Mapelastic - malta bicomponente impermeabilizzante ed elastica (poichè oltre al cemento vi sono polimeri sintetici). Per ultimo il rivestimento in mosaico.


Piatto doccia primo "strato" con cordolo in mattoni


Rivestimento con guaina impermeabilizzante


Strato di pendenza


Strato impermeabilizzante in mapelastic


Rivestimento in mosaico

Piatto doccia prefabbricato: l'azienda Rare, ad esempio, produce dei piatti doccia in metallo con piletta e guide per inserimento dei cristalli doccia e piano prependenziato in schiuma poliuretanica. I piatti si possono fare e personalizzare con qualsiasi forma entro queste dimensioni massime (mt1,5x3). Si può fare a filopavimento se il sottofondo è abbastanza alto (h min 8,5cm). Nel sistema Ad hoc sono compresi i cristalli e le rispettive guide di alloggiamento nel piatto in modo che non ci siano dispersioni di acqua. Inoltre anche il piatto doccia può essere personalizzato scegliendo fra la soluzione con bordino perimetrale oppure senza.





Piatto doccia a filo pavimento a "carabottino": usata per la nautica è decisamente la soluzione esteticamente più elegante per un piatto doccia su misura perchè consente di mantenere il pavimento sullo stesso piano in tutto l'ambiente contando sulle fughe fra le piastrelle/doghe come mezzo per far defluire l'acqua. La pavimentazione risulta cosi perfettamente omogenea non avendo la differenza di pendenza fra la zona doccia e il resto del bagno.
Conosco due modi per farli: facendo un vasca di raccolta con massetto di pendenza in malta cementizia sormontato da una guaina in pvc oppure facendo direttamente una vaschetta in metallo in cui appoggiare con appositi distanziatori le lastre in pietra o le doghe in legno. Bisogna naturalmente stare attenti che la piletta di scarico sia sifonata per evitare che ci siano cattivi odori e bisogna avere un massetto molto alto per alloggiare tutto il pacchetto.
Di seguito 2 esempi di docce a  carabottino:


Questa è in pietra sfruttando lo spazio fra la vasca e il muro del bagno.


Questa in legno e comprende tutta l'area vasca-doccia





domenica 8 maggio 2016

Fuorisalone 2016 - 50 manga chairs by Nendo

E' una installazione molto suggestiva collocata in una altrettanto suggestiva location: il chiostro minore della chiesa di San Simpliciano una delle chiese paleocristiane milanesi meglio conservate situata dietro corso Garibaldi a Milano.
Il tema trainante si rifà al fumetto - appunto manga - che questa volta vede protagonista la sedia con finitura a specchio che viene riproposta seguendo varie trasformazioni. Le 50 sedie, collocate su una griglia, sono quindi caratterizzate come nei fumetti da linee a effetto dinamico e da pop up.
Il fondale è alla Nendo bicolore: ghiaia bianca come pavimento circondata da pannellature nere che delimitano l'installazione e la distinguono dallo storico contesto.











domenica 1 maggio 2016

Fuorisalone del mobile 2016 - Installazione Citizen

Quest'anno il Fuorisalone non è stato a nostro avviso così coinvolgente come negli altri anni (mancavano ad esempi gli eventi organizzati da Interni all'orto botanico e c'erano poche installazioni nel centro della città come negli anni scorsi - vedi gli eventi Audi in Montenapoleone o i gli edifici una volta adibiti a dazi doganali di Piazza Oberdan o piazza XXV aprile trasformati in musei del design). L'eccezione che dà un senso a tanto camminare è rappresentata dall'installazione dell'azienda di orologi Citizen (progetto dell'arch. Tsuyoshi Tane), che ci aveva colpito nel 2014 quando era stata organizzata all'università statale di Milano. Anche questo allestimento è stato ideato dallo stesso progettista ed è collocato nello spazio Superstudio più in via Tortona 27. L'installazione intitolata "time is time", delimitata da un involucro nero, utilizza 120000 circuiti di orologi che proiettano la luce in maniera molto suggestiva ed è divisa in due spazi collegati da un percorso in cui sono esposti i prodotti dell'azienda.















lunedì 25 aprile 2016

Giappone e architettura - negozio BbyB (Nendo)

Sempre a Tokyo, nel quartiere di Ginza in una piccola traversa di Harumi dori, è stato realizzato questo negozio di cioccolato - primo punto vendita all'estero della catena Bbyb - dallo studio Nendo .
Il negozio rappresenta a livello tridimensionale la confezione quadrata di cioccolato. Nella prima parte del negozio che rappresenta la zona vendita, i cioccolatini sembrano galleggiare in una "cassettiera2 trasparente in metacrilato collocata al centro del negozio in uno spazio interamente bianco. Sul lato lungo a disposizione degli addetti alla vendita, è stata realizzata una parete interamente "piastrellata" di cassetti quadrati che contengono le confezioni in magazzino. Nella seconda parte del negozio, di colore nero riprendendo in grande quello che avviene nella confezione, la "cassettiera" si trasforma in bancone bar e la parete retrostante ospita un mobile di servizio.





















  

domenica 10 aprile 2016

Giappone e architettura - Omotesando branches (Sou Fujimoto)

La seconda tappa del nostro tour a tokyo è rappresentata dalla palazzina realizzata da Sou Fujimoto nella zona di Omotesando a Tokyo. Architetto molto diverso dallo stile di Nendo e attento al rapporto con la natura, Fujimoto ha realizzato questo edificio caratterizzato da una struttura esterna molto articolata e dinamica che richiama un albero (a differenza di quella usata in uno dei suoi primi progetti - house H - una "scatola" che racchiude l'abitazione vera e propria) fatta con calcestruzzo rivestito da materiale idrorepellente. I "rami" artificiali progettati con lo studio Arup, culminano in vasi che ospitano piante naturali di varie essenze come il cedro giapponese e il ligustrum. Nell'edificio a piano terra si trova un negozio e ai restanti livelli residenze e uffici.














lunedì 4 aprile 2016

Giappone e architettura - Cornell coffee a Tokyo (Nendo)

Quando siamo arrivati a Tokyo questo bar è stato il primo locale che abbiamo voluto vedere per il grande impatto che mostrava già in fotografia quando abbiamo fatto la selezione delle cose da vedere nel nostro viaggio in Giappone. Devo dire che anche dal vivo l'emozione è stata addirittura più grande . Il locale si trova nella zona di Akasaka in un edificio costruito nel 1977 da Kenzo Tange che ospita al 3° piano lo studio dello stesso progettista: Nendo.
Gli interni in gran parte sono stati mantenuti quelli originali disegnati da Tange: l'intervento di Nendo sta principalmente negli arredi e nel pavimento in legno che risvolta su tavolo e bancone ridisegnati con i piani in nero lucido che riprendono il soffitto.
Il bar si affaccia da una parte sul bellissimo parco Korekiyo Takanashi Memorial e dall'altra sul giardino di pietra creato da Isamu Noguchi all'interno del palazzo. Nel salone le Tulip chair di Saarinen sono state sistemate e riutilizzate con la nuova finitura di vernice nera opaca.