domenica 12 gennaio 2014

Milano da demolire - Hotel Auriga

Nelle vicinanze di uno dei grattacieli più belli che siano mai stati realizzati (il Pirellone) c'è questo disastroso edificio neogotico rivestito di marmi colorati. Volumi, materiali, dettagli, tutto sembra pensato e studiato apposta per raggiungere l'ideale di bruttezza assoluta ... davvero inguardabile!



domenica 5 gennaio 2014

Milano che cambia - Residenze Hadid

Vicino alle residenze Libeskind ecco quelle realizzate da Zaha Hadid, 7 edifici di altezza variabile dai 5 ai 13 piani. La facciata rivestita in alluminio e legno di cedro è ventilata anche in questo caso ma la struttura su cui si appoggia è diversa in quanto fatta da un reticolo di profili di alluminio 6060 sezione 60 mm che consente di avere flessibilità: alloggiare pannelli sandwich in acciaio con lana di roccia (10mm) lineari o curvi su cui si appoggeranno i pannelli esterni in alluminio o in doghe di legno (cedro). Gli atrii sono migliori delle residenze Libeskind (spogli e con l'illuminazione diretta a neon alquanto funerea che poteva andare bene al museo ebraico di Berlino) e sono in stile Hadid con pareti curve e inclinate impreziositi da legno e gole luminose che fanno capire (solo in questo caso) che siamo di fronte a residenze di lusso. Il resto è pura estetica, uso di linee curve e storte che fanno impazzire gli esecutori e lievitare i portafogli delle imprese (lo dico anche con invidia: si vede che all'architetto è stata data carta bianca dal committente!). Quindi un grande sforzo esteriore a cui si affianca un banale impianto progettuale con appartamenti più o meno simili a tanti che si trovano in città in molti casi tagliati anche meglio e con più attenzioni alle esigenze di chi li abita. Mi domando in questi casi che senso abbia la figura dell'architetto: deve innovare nella sostanza con sperimentazioni su tipologie abitative o su nuovi elementi tecnologici  oppure deve limitarsi a disegnare involucri secondo estetiche autoreferenziali?